Nient'altro che vulnerabilità: Sacrificio, uguaglianza e antispecismo

Research output: Books and anthologiesBook

Standard

Nient'altro che vulnerabilità: Sacrificio, uguaglianza e antispecismo. / Stefanoni, Chiara.
Catania: A&G - CUECM, 2020. 191 p. (Maat Studies; Vol. 7).

Research output: Books and anthologiesBook

Harvard

APA

Vancouver

Stefanoni C. Nient'altro che vulnerabilità: Sacrificio, uguaglianza e antispecismo. Catania: A&G - CUECM, 2020. 191 p. (Maat Studies).

Bibtex

@book{9ff7139c59b347c4b094fde767946202,
title = "Nient'altro che vulnerabilit{\`a}: Sacrificio, uguaglianza e antispecismo",
abstract = "Le attuali inimmaginabili ed esorbitanti dimensioni dello sfruttamento e dell'uccisione degli animali impongono alla riflessione non solo un ripensamento in senso etico dei rapporti umano-animale, ma un'urgente messa in questione delle categorie stesse di {"}Umano{"} e {"}Animale{"}. Dopo un inquadramento teorico del dibattito sull'antispecismo, da {"}Liberazione animale{"} di Peter Singer alle correnti contemporanee ispirate alla filosofia continentale, al femminismo e al post-strutturalismo, questo studio s'interroga sull' origine materiale di tale dicotomia cos{\`i} fondativa del pensiero occidentale. Seguendo e approfondendo l'accostamento, proposto da Gianfranco Mormino, tra la teoria del sacrifcio vittimario elaborata da Ren{\'e} Girard e il concetto di {"}macchina antropologica{"} di Giorgio Agamben, questo studio individua nella pratica sacrificale delle societ{\`a} arcaiche il primo dispositivo - in senso foucaultiano - che ha dato luogo al dualismo Umano/Animale, concentrandosi in particolare sul parametro violento di uguaglianza che tale dispositivo mette in funzione. Approfondendo luci e ombre del concetto di uguaglianza, questa ricerca, poi, mostra come un cambio di paradigma verso l'uguaglianza intesa come pari vulnerabilit{\`a} - proposta dall'antispecismo pi{\`u} maturo - possa essere la chiave per creare una rottura con gli effetti a lungo termine del dispositivo sacrificale e impostare le relazioni umano-animale su basi non-violente e pi{\`u} giuste. ",
keywords = "Philosophy, Critical Animal Studies, Critical Animal Studies, sacrificio, macchina antropologica, Ren{\'e} Girard, dispositivo, antispecismo",
author = "Chiara Stefanoni",
year = "2020",
month = dec,
language = "Italian",
isbn = "9788899775704",
series = "Maat Studies",
publisher = "A&G - CUECM",
address = "Italy",

}

RIS

TY - BOOK

T1 - Nient'altro che vulnerabilità

T2 - Sacrificio, uguaglianza e antispecismo

AU - Stefanoni, Chiara

PY - 2020/12

Y1 - 2020/12

N2 - Le attuali inimmaginabili ed esorbitanti dimensioni dello sfruttamento e dell'uccisione degli animali impongono alla riflessione non solo un ripensamento in senso etico dei rapporti umano-animale, ma un'urgente messa in questione delle categorie stesse di "Umano" e "Animale". Dopo un inquadramento teorico del dibattito sull'antispecismo, da "Liberazione animale" di Peter Singer alle correnti contemporanee ispirate alla filosofia continentale, al femminismo e al post-strutturalismo, questo studio s'interroga sull' origine materiale di tale dicotomia così fondativa del pensiero occidentale. Seguendo e approfondendo l'accostamento, proposto da Gianfranco Mormino, tra la teoria del sacrifcio vittimario elaborata da René Girard e il concetto di "macchina antropologica" di Giorgio Agamben, questo studio individua nella pratica sacrificale delle società arcaiche il primo dispositivo - in senso foucaultiano - che ha dato luogo al dualismo Umano/Animale, concentrandosi in particolare sul parametro violento di uguaglianza che tale dispositivo mette in funzione. Approfondendo luci e ombre del concetto di uguaglianza, questa ricerca, poi, mostra come un cambio di paradigma verso l'uguaglianza intesa come pari vulnerabilità - proposta dall'antispecismo più maturo - possa essere la chiave per creare una rottura con gli effetti a lungo termine del dispositivo sacrificale e impostare le relazioni umano-animale su basi non-violente e più giuste.

AB - Le attuali inimmaginabili ed esorbitanti dimensioni dello sfruttamento e dell'uccisione degli animali impongono alla riflessione non solo un ripensamento in senso etico dei rapporti umano-animale, ma un'urgente messa in questione delle categorie stesse di "Umano" e "Animale". Dopo un inquadramento teorico del dibattito sull'antispecismo, da "Liberazione animale" di Peter Singer alle correnti contemporanee ispirate alla filosofia continentale, al femminismo e al post-strutturalismo, questo studio s'interroga sull' origine materiale di tale dicotomia così fondativa del pensiero occidentale. Seguendo e approfondendo l'accostamento, proposto da Gianfranco Mormino, tra la teoria del sacrifcio vittimario elaborata da René Girard e il concetto di "macchina antropologica" di Giorgio Agamben, questo studio individua nella pratica sacrificale delle società arcaiche il primo dispositivo - in senso foucaultiano - che ha dato luogo al dualismo Umano/Animale, concentrandosi in particolare sul parametro violento di uguaglianza che tale dispositivo mette in funzione. Approfondendo luci e ombre del concetto di uguaglianza, questa ricerca, poi, mostra come un cambio di paradigma verso l'uguaglianza intesa come pari vulnerabilità - proposta dall'antispecismo più maturo - possa essere la chiave per creare una rottura con gli effetti a lungo termine del dispositivo sacrificale e impostare le relazioni umano-animale su basi non-violente e più giuste.

KW - Philosophy

KW - Critical Animal Studies

KW - Critical Animal Studies

KW - sacrificio

KW - macchina antropologica

KW - René Girard

KW - dispositivo

KW - antispecismo

UR - http://www.cuecm.it/index.php?sez=libro&id=649

M3 - Buch

SN - 9788899775704

T3 - Maat Studies

BT - Nient'altro che vulnerabilità

PB - A&G - CUECM

CY - Catania

ER -