Nient'altro che vulnerabilità: Sacrificio, uguaglianza e antispecismo
Research output: Books and anthologies › Book
Standard
Catania: A&G - CUECM, 2020. 191 p. (Maat Studies; Vol. 7).
Research output: Books and anthologies › Book
Harvard
APA
Vancouver
Bibtex
}
RIS
TY - BOOK
T1 - Nient'altro che vulnerabilità
T2 - Sacrificio, uguaglianza e antispecismo
AU - Stefanoni, Chiara
PY - 2020/12
Y1 - 2020/12
N2 - Le attuali inimmaginabili ed esorbitanti dimensioni dello sfruttamento e dell'uccisione degli animali impongono alla riflessione non solo un ripensamento in senso etico dei rapporti umano-animale, ma un'urgente messa in questione delle categorie stesse di "Umano" e "Animale". Dopo un inquadramento teorico del dibattito sull'antispecismo, da "Liberazione animale" di Peter Singer alle correnti contemporanee ispirate alla filosofia continentale, al femminismo e al post-strutturalismo, questo studio s'interroga sull' origine materiale di tale dicotomia così fondativa del pensiero occidentale. Seguendo e approfondendo l'accostamento, proposto da Gianfranco Mormino, tra la teoria del sacrifcio vittimario elaborata da René Girard e il concetto di "macchina antropologica" di Giorgio Agamben, questo studio individua nella pratica sacrificale delle società arcaiche il primo dispositivo - in senso foucaultiano - che ha dato luogo al dualismo Umano/Animale, concentrandosi in particolare sul parametro violento di uguaglianza che tale dispositivo mette in funzione. Approfondendo luci e ombre del concetto di uguaglianza, questa ricerca, poi, mostra come un cambio di paradigma verso l'uguaglianza intesa come pari vulnerabilità - proposta dall'antispecismo più maturo - possa essere la chiave per creare una rottura con gli effetti a lungo termine del dispositivo sacrificale e impostare le relazioni umano-animale su basi non-violente e più giuste.
AB - Le attuali inimmaginabili ed esorbitanti dimensioni dello sfruttamento e dell'uccisione degli animali impongono alla riflessione non solo un ripensamento in senso etico dei rapporti umano-animale, ma un'urgente messa in questione delle categorie stesse di "Umano" e "Animale". Dopo un inquadramento teorico del dibattito sull'antispecismo, da "Liberazione animale" di Peter Singer alle correnti contemporanee ispirate alla filosofia continentale, al femminismo e al post-strutturalismo, questo studio s'interroga sull' origine materiale di tale dicotomia così fondativa del pensiero occidentale. Seguendo e approfondendo l'accostamento, proposto da Gianfranco Mormino, tra la teoria del sacrifcio vittimario elaborata da René Girard e il concetto di "macchina antropologica" di Giorgio Agamben, questo studio individua nella pratica sacrificale delle società arcaiche il primo dispositivo - in senso foucaultiano - che ha dato luogo al dualismo Umano/Animale, concentrandosi in particolare sul parametro violento di uguaglianza che tale dispositivo mette in funzione. Approfondendo luci e ombre del concetto di uguaglianza, questa ricerca, poi, mostra come un cambio di paradigma verso l'uguaglianza intesa come pari vulnerabilità - proposta dall'antispecismo più maturo - possa essere la chiave per creare una rottura con gli effetti a lungo termine del dispositivo sacrificale e impostare le relazioni umano-animale su basi non-violente e più giuste.
KW - Philosophy
KW - Critical Animal Studies
KW - Critical Animal Studies
KW - sacrificio
KW - macchina antropologica
KW - René Girard
KW - dispositivo
KW - antispecismo
UR - http://www.cuecm.it/index.php?sez=libro&id=649
M3 - Buch
SN - 9788899775704
T3 - Maat Studies
BT - Nient'altro che vulnerabilità
PB - A&G - CUECM
CY - Catania
ER -